Ai caduti della Resistenza Biellese


Biella, una delle città fulcro della Resistenza in Piemonte, fu teatro, con le sue colline e le sue montagne che le fanno da corona rendendola pari ad un’inespugnabile enclave, di intense lotte partigiane.

Il 31 marzo 1980 la Città è stata decorata della Medaglia d’Oro al Valor Militare nella cui motivazione si legge: “667 Caduti, 313 invalidi e mutilati furono il prezzo della lotta per la libertà conclusasi con la resa incondizionata – in Biella – del 75º Corpo d’armata tedesco e dipendenti Divisioni alpina Monterosa e granatieri Littorio”.

Esiste tuttavia un simbolo di tutto questo che è colpevolmente e vergognosamente invisibile: la grande targa di pietra con incise le parole “Ai caduti della Resistenza Biellese” giace illeggibile a causa della crescita incontrastata delle piante che la contornano, nel piazzale della Stazione San Paolo, nel lembo che dopo la fontana si protende su viale Roma.

667 caduti non meritano la cura di quella lapide che fu collocata in un punto della città che ai tempi, constatiamo amaramente, era molto più prestigioso di quanto non lo sia oggi.

Chiediamo, per le necessarie memoria e rispetto dovuti a quelle vite innocenti cancellate dalla barbarie nazi-fascista che chi governa questa Città Medaglia d’Oro prenda immediatamente provvedimenti.

Da piccoli gesti come quello di potare un arbusto troppo rigoglioso che passa la quotidiana opera di chi considera la democrazia costituzionale un bene supremo e comune e chi sta dalla parte delle malepiante.

Ringraziamo Il Biellese per averci pubblicato:

https://www.ilbiellese.it/stories/attualita/coperta-lapide-partigiani-piazza-san-paolo-o_112001_80

Comitato M Come Matteotti


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